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Condividiamo la nostra analisi de la regolamentazione giuridica delle piattaforme di crowdfunding per valutare l’avvio delle attività con una società di nuova costituzione, ponendo l’accento sui prerequisiti per la registrazione della società e l’avvio delle attività

In questo documento vengono illustrati i prerequisiti per la registrazione della società e l’avvio dell’attività.

1. NUOVA NORMATIVA EUROPEA E NAZIONALE SUI SERVIZI DI CROWDFUNDING

La legislazione spagnola in cui è regolamentata la nuova forma di finanziamento denominata ”crowdfunding” è dettagliata nel Titolo V della ”Ley Crea y crece” – di seguito ”la Legge” – la cui entrata in vigore è avvenuta nel novembre 2022 per armonizzarsi con il regime giuridico europeo, a seguito dell’approvazione del Regolamento (UE) 2020/1503 sui fornitori europei di servizi di crowdfunding per le imprese – di seguito ”il Regolamento”. Questo regolamento ha unificato la normativa a livello europeo, in modo che le piattaforme di crowdfunding autorizzate e supervisionate in conformità al regolamento possano fornire liberamente i loro servizi in tutta l’Unione Europea.

Prima di analizzare i passi da seguire per effettuare il crowdfunding, è importante indicare i soggetti esclusi dall’ambito di applicazione del Regolamento:

  1. Chi è impegnato in servizi di crowdfunding forniti a promotori di progetti che sono consumatori o utenti.
  2. Non si applica neppure ai contratti di credito garantiti da un’ipoteca o da un’altra garanzia analoga comunemente utilizzata in uno Stato membro su un bene immobile o garantiti da un diritto relativo a un bene immobile.
  3. Quando tutte le offerte partecipative ed intermediate dalla Società superino l’importo o siano pari a 5 milioni di euro in un periodo di 12 mesi.

 

In altre parole, l’ambito di applicazione del regolamento si concentra sulla promozione di questo nuovo canale di finanziamento per i progetti finalizzati alla creazione e alla crescita delle imprese, in quanto il finanziamento dei prestiti contratti come consumatori o per l’acquisto di immobili è già regolato da altre norme.

2. REQUISITI PER L’AVVIO DELLA FORNITURA DI SERVIZI DI CROWDFUNDING

Procediamo ora ad analizzare i requisiti della nuova legge per coloro che intendono avviare questo tipo di attività e che rientrano nell’ambito di applicazione della Legge e del Regolamento:

  • In primo luogo, qualsiasi soggetto che desideri fornire servizi di finanziamento partecipativo in Spagna disciplinati dal Regolamento deve richiedere alla Comisión Nacional de Mercado de Valores l’autorizzazione a operare come fornitore di tali servizi. Per tale autorizzazione è previsto il pagamento di una tassa.
  • Se una società ex novo viene costituita per svolgere quest’attività, dopo la sua costituzione e l’iscrizione nell’apposito registro pubblico, sarà iscritta nel corrispondente registro della CNMV dopo aver ottenuto la suddetta autorizzazione. Nel caso di un’entità precedentemente costituita il cui oggetto sociale sia diverso dall’attività che intende ora svolgere, essa dovrà modificare il proprio statuto per includere come oggetto sociale esclusivo le attività elencate nella Legge e, successivamente, dovrà essere iscritta nel registro del CNMV.. Tale registro deve contenere i dati aggiornati della ragione sociale, dell’indirizzo di dominio Internet e della sede legale della piattaforma di crowdfunding, nonché l’identità degli amministratori e l’elenco dei soci con partecipazioni significative.

 

Per quanto riguarda gli elementi che la domanda di autorizzazione deve contenere, in termini generali possiamo evidenziare quanto segue:

  • Atto costitutivo, denominazione legale, indirizzo internet del sito web utilizzato dal potenziale fornitore.
  • Indicazione della struttura azionariade e, per ciascun azionista persona giuridica, indicazione delle partecipazioni al capitale sociale che rappresentano direttamente o indirettamente il 20% o più del capitale sociale.
  • Per ciascuno degli azionisti diretti e indiretti significativi che sono persone giuridiche, devono essere presentati i conti depositati presso il registro delle imprese per gli ultimi due esercizi finanziari. Anche un questionario di onorabilità per ciascuna di queste persone giuridiche, ma anche per ciascuno dei membri degli organi di gestione dei soci.
  • Certificato del casellario giudiziale rilasciato dal Ministero della Giustizia spagnolo e/o dall’ente equivalente dei Paesi di origine in cui la persona valutata ha svolto la propria professione negli ultimi 10 anni: della persona giuridica, di ciascuno dei soci significativi e dei membri dell’organo amministrativo.
  • Descrizione del piano aziendale previsto, comprensivo di bilancio e conto economico per i prossimi tre esercizi, derivante dall’attività di ICPFSP.

 

Come requisiti aggiuntivi, (a) le garanzie prudenziali devono essere disponibili in ogni momento per un importo minimo pari al maggiore tra i seguenti:

a) 25.000 euro
b) Un quarto delle spese fisse generali dell’esercizio precedente, riviste annualmente, che dovrebbero includere il costo dei prestiti per ogni struttura per tre mesi, quando il fornitore di servizi di finanziamento azionario facilita anche l’erogazione di prestiti.
Tali garanzie possono assumere la forma di i) fondi propri; ii) polizza assicurativa, di cui deve essere fornita una copia; o iii) una combinazione di entrambi.
Inoltre, (b) l’organo di gestione del fornitore di servizi deve stabilire regole per una gestione “efficace e prudente”, osservando un livello minimo di due diligence sui promotori di progetti che operano sulla sua piattaforma e deve disporre di procedure di reclamo “rapide, eque e coerenti” per i clienti.

3. LA NORMATIVA APPLICABILE DURANTE LO SVILUPPO DELL’ATTIVITÀ DI CROWDFUNDING

Alla luce dei requisiti che il Titolo V della Legge e il Regolamento impongono per l’avvio di questo tipo di servizi, è opportuno sottolineare che esistono altri obblighi e divieti che devono essere rispettati durante lo svolgimento dell’attività. Questi sono i seguenti:

L’ente deve redigere un Codice di condotta interno che affronti i potenziali conflitti di interesse e le condizioni di partecipazione di amministratori, dirigenti, dipendenti e procuratori alle richieste di finanziamento attuate attraverso la piattaforma.

I fornitori di servizi di finanziamento partecipativo che forniscono servizi di gestione di portafogli di prestiti personalizzati potranno decidere, per conto dei loro investitori, entro i parametri concordati senza dover chiedere agli investitori di considerare tutte le offerte di finanziamento azionario o di prendere una decisione di investimento su ciascuna di esse. In altre parole, d’ora in poi potranno investire per conto degli investitori sulla base di un contratto di mandato che dovrà definire le caratteristiche del servizio e gli investimenti da effettuare. Tuttavia, alle piattaforme è fatto espresso divieto di fornire consulenza finanziaria e di utilizzare i fondi senza autorizzazione.

I fornitori di servizi di crowdfunding devono fornire ai potenziali investitori una scheda informativa dell’investimento per il cui contenuto sono civilmente responsabili i promotori dell’investimento, nonché una scheda informativa della piattaforma, per il cui contenuto è responsabile il fornitore della piattaforma.

Un disclaimere un’avvertenza sui rischi dovrebbero essere inclusi nel foglio di informazioni chiave che i fornitori di servizi di crowdfunding devono fornire ai potenziali investitori.
Inoltre, è necessario distinguere tra un investitore non esperto e un investitore esperto. L’articolo 21 rende obbligatorio un test di idoneità per l’investitore inesperto che deve essere effettuato dal fornitore di servizi di finanziamento partecipativo, un test di conoscenza non applicabile agli investitori esperti. Nel caso di investitori inesperti, è previsto che essi debbano “riconoscere espressamente di aver ricevuto e compreso l’avviso emesso dal fornitore di servizi di finanziamento azionario”.

Per quanto riguarda i limiti agli investimenti che richiedono particolari obblighi di informazione da parte del fornitore di servizi di finanziamento, come l’invio all’investitore di un’avvertenza sui rischi e la richiesta del suo consenso esplicito, il regolamento stabilisce tali limiti per gli investimenti superiori a 1.000 euro o al 5% del patrimonio netto dell’investitore non accreditato.